il cerchio del gasometro, una sagoma
di ferro che si staglia sotto l'ala, ancora un'ansa
di fiume: la città
frenetica si sfrangia nei sobborghi devastati
e metallici, di rock e minimarket,
sconfitte sindacali. antiche industrie
recuperate a fiera del vinile, fumo e acidi
sugli argini di camden, vani solchi
incisi o abrasi di sogni, umili vite, alternative
svanite dentro il gemito di un sax, nell'eco lunga di un moog
accoltellato, parodia
di più reali e ben diverse fini. contro un muro
un automa rimbalza una palla di stracci e di elastici:
riprenderla, rigettarla, ricominciare. grande musica,
qui, dentro la corte
rossa di un re sconfitto, di una voce
che ha percorso ogni vicolo, ogni lacrima,
ogni rabbia di stella e d'acciaio.
(Fabio Pusterla, Crimson King.)
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