Vorrei accogliervi con sberleffi e risa. Alietarvi con ironia e spensieratezza. In queste settimane però l'amarezza che mi anima non mi permette di esserlo, dovrei essere franco, cinico, spietato. Il frastuono della guerra mi innoridisce meno dell'indifferenza con cui la alimentiamo. Perciò non vado oltre, e spero che mi possiate perdonare se mi limito ad invitarvi tutti ad esorcizzare i nostri peggiori demoni con il sabba dell'improvvisazione. Suoniamo, scarichiamo, liberiamo, pacifichiamo,... ne abbiamo tutti bisogno.
È ora della marmellata libera, della Jam Session della luce.
Vi aspettiamo numerosi e vogliosi come sempre.
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